top of page

Vogliamo coltivare il Goji?

 

Impariamo almeno a riconoscerlo!

​

Da anni mi batto per affermare una banale verità:

Esistono due specie di Goji,

il vero Goji o Lycium barbarum

ed il Goji del sud, o Lycium chinense

DESCRIZIONE DELLE DIFFERENZE TRA LE DUE SPECIE BOTANICHE

 

1) Lycium barbarum ha sempre foglie strette (più di tre volte lungo quanto largo) che sono acute all'apice ed alla base, al contrario Lycium chinense presenta foglie a lamina più ampia, (meno di tre volte più a lungo che largo), più allargata alla base e semi acuta all'apice.

2) In entrambe le specie i lobi della corolla sono ciliati ai margini (al contrario di quanto sosterrebbe Zhi-Yun e al 1994), ma in Lycium barbarum meno spesso ed in modo non costante.

3)I lobi della corolla di Lycium chinense si ripiegano e raggiungono e superano la base della calice mentre in L. barbarum non raggiungono mai la base del calice.


Lycium barbarum                                                                                                                      Lycium chinense

(vero GOJI)                                                                                                                                (Falso Goji o Goji del Sud)

 

 

 

 

​

​

​

​

​

​

​

​

​

 

A conclusione del mio lavoro di ricerca botanica e di mercato, per il riconoscimento e il reperimento di varietà attendibili della specie Lycium barbarum, devo ammettere di avere ottenuto risultati piuttosto deludenti.

L'unico legame “genetico” con le varietà cinesi di Goji da produzione, sembrano essere i semi, che si trovano in vendita on line un po' dappertutto e tutti con le medesime assicurazioni e garanzie di qualità, del tutto opinabili. Per ottenere materiale riproduttivo delle varietà originali cinesi, quali Da Ma Ye e soprattutto la Nq1, che sembra essere davvero la migliore almeno per produttività, si dovrebbero importare piante madri direttamente da lì. Ma anche in questo caso, oltre ai rischi fitosanitari da quarantena (importazione accidentale di malattie e parassiti vari, vedi vespa del Castagno, Sharka o Erwinia amilovora) ed ai costi proibitivi del trasporto, ci si dovrebbe fidare del produttore di turno. La mia conclusione a questo punto è stata quella di iniziare in Italia un percorso di selezione per la specie Lycium barbarum, partendo dalla semina di germoplasma vario e selezionando nel tempo le migliori piante per i caratteri di resistenza alle malattie, adattabilità al suolo e al clima, produttività e caratteristiche organolettiche del frutto. Il lavoro si prospetta lungo e faticoso, ma anche interessante e stimolante. Nel frattempo in vivaio si coltivano le piantine da seme di varie età (1-2-3-4 anni), e le prime piantine ottenute da talea delle prime piante selezionate da me.

 Lycium chinense  (vero GOJI)                                                                                                                                (Falso Goji o Goji del Sud) fiore
bottom of page